h 2:30
Temps de voyage
4,00 Km
Longueur du trajet
120 mt
Différence d'altitude
Ci troviamo oggi nel versante opposto a quello descritto nel percorso precedente; le strade si possono tranquillamente collegare tra loro, ma con la bimba abbiamo preferito percorrerle in due giornate diverse.
Siamo in luglio e questo piccolo tour lo abbiamo pensato proprio per fuggire l'afa e per goderci la pace di alcuni laghetti dietro casa!
Lasciamo l'auto in piazza Calvi nell'omonima frazione del comune di Rialto, pochi posteggi ma ne inventiamo uno di sana pianta.
Percorriamo un primo pezzettino di strada asfaltata e nei pressi di una curva, proprio davanti all'agriturismo del ponte, ci inoltriamo in un sentiero indicato da una palina. Attraversiamo alcune fasce in mezzo agli orti e risaliamo la frazione di Calvi incontrando uliveti e alcune gallinelle libere per la via. Il sentiero, di tratto breve ma in salita, sfocia ai piedi di un'altra asfaltata nelle cui vicinanze sorge la cappella dedicata a San Bernardo, purtroppo chiusa, siamo nella frazione di Cheirano.
Con gli occhi rivolti alla chiesetta, prendiamo la sinistra fino al primo tornante per svoltare subito dopo verso destra. La strada ora diventa sterrata, ben tenuta e ombreggiata dalla vegetazione di alto fusto.
La salita non è per nulla difficoltosa e, passati un 500 metri dal bivio, ne troviamo un altro privo di segnaletica dove il gorgoglìo dell'acqua nel silenzio è la nostra unica indicazione! Scendiamo velocemente e troviamo una vecchia costruzione abbandonata, tutta ricoperta di muschio e arbusti, l'ex ferriera, dove un tempo il materiale ferroso veniva separato dagli scarti, e poi lavorato in metallo. Da qui in breve raggiungiamo la cascata a cui viene dato il nome di "Ferriera". Un angolo di paradiso dove solo lo scroscio dell'acqua rompe il silenzio che regna sovrano. Carolina immerge i piedini nell'acqua fresca mentre alcune libellule le svolazzano attorno. Una breve sosta per giocare e ripercorriamo a ritroso tutto il sentiero sterrato per ritornare sull'asfaltata, direzione seconda cascata, la più famosa e incantevole. Percorriamo la provinciale 17 direzione sud superando un paio di tornanti, all'incirca 700 metri e raggiungiamo l'ingresso dell'AgriBike Camping. La cascata delle Libellule Blu si trova effettivamente dentro il campeggio. Per raggiungerla bisogna oltrepassare il cancello e pagare un contributo di 1 euro a persona per il mantenimento del sentiero e del luogo. Ne offriamo un pochino di più per la gentilezza del personale che con cura ci indica il comportamento da osservare mentre ci addentriamo lungo il corso del torrente Pora. Lo attraversiamo in più punti e Carolina si sente molto Dora l'esploratrice mentre zampetta su alcuni massetti sistemati apposta per creare il passaggio oltre le rive del torrente. In una ventina di minuti e seguendo le indicazioni raggiungiamo questo incanto. Davanti a noi si apre un laghetto a balcone con la cascata sullo sfondo e decine di libellule blu appunto, che si posano su di noi, quasi a studiarci di continuo. Sostiamo una buona oretta facendo qualche bagno nell'acqua cristallina e torniamo al campeggio per cenare; cucina semplice a prezzo davvero irrisorio.
Il rientro all'auto è velocissimo una volta raggiunta la strada.
In settimana si consiglia la prenotazione.
Today we are on the opposite side of the mountain to the one described in the previous route; the roads can easily be connected, but with the little girl we preferred to cover them on two different days.
It is July and we thought of this little tour to escape the sultriness and enjoy the peace of some small lakes behind the house!
We leave the car in Piazza Calvi in the hamlet of the same name in the municipality of Rialto, where there are few parking spaces, but we invent one from scratch.
We drive along an initial stretch of asphalted road and near a bend, just in front of the bridge farmhouse, we enter a path indicated by a post. We cross a few strips in the middle of vegetable gardens and ascend the hamlet of Calvi, encountering olive groves and some free chickens on the way. The path, a short but uphill stretch, ends at the foot of another tarmac road near which stands the chapel dedicated to St Bernard, unfortunately closed, we are in the hamlet of Cheirano.
With our eyes on the little church, we take the left up to the first hairpin bend and then turn immediately to the right. The road now becomes a dirt track, well maintained and shaded by tall vegetation.
The ascent is not at all difficult and, 500 metres after the fork, we find another unmarked fork where the gurgling of water in the silence is our only indication! We descend quickly and find an old abandoned building, all covered with moss and shrubs, the former ironworks, where ferrous material was once separated from waste and then worked into metal. From here we soon reach the waterfall that is known as the 'Ironworks'. A corner of paradise where only the roar of the water breaks the silence that reigns supreme. Carolina dips her little feet into the cool water while some dragonflies flutter around her. A brief stop to play and we retrace our steps back along the dirt track to return to the tarmac road, towards the second waterfall, the most famous and enchanting. We travel south along Provincial Road 17, passing a couple of hairpin bends, about 700 metres, and reach the entrance to AgriBike Camping. The Blue Dragonfly Waterfall is actually inside the campsite. To reach it, you have to go through the gate and pay a contribution of 1 euro per person to maintain the path and the site. We offer a little more for the kindness of the staff, who carefully instruct us on what to do as we make our way along the Pora stream. We cross it at several points and Carolina feels very Dora the explorer as she paws over some boulders set up especially to create the passage over the banks of the stream. In about twenty minutes and following the signs, we reach this enchantment. A balcony pond opens up before us, with the waterfall in the background and dozens of blue dragonflies resting on us, almost as if studying us continuously. We stay for a good hour or so, taking a few baths in the crystal-clear water and return to the campsite for dinner; simple cuisine at a very reasonable price.
The return to the car is very quick once we reach the road.
Reservations are recommended during the week.