Cimitero monumentale di Staglieno
Genova Staglieno
lo scaraventò dal parapetto delle Mura, facendolo precipitare da oltre 15 metri. Ludovico, il suo assassino, venne rincorso dalla folla che aveva assistito al terribile gesto per finire massacrato di botte. Italino morì poco dopo, in ospedale. Una tragedia frutto di un atto di follia inspiegabile. Il papà, rimasto completamente solo, senza moglie nè figlio, fece commissionare la tomba allo scultore Adolfo Lucarini e sulla sua lapide leggiamo "Giglio immacolato mentre lieto giocava il 16 agosto 1925 nei giardini di Carbonara mano folle l'infranse, volò l'anima bella al cielo vicino alla sua mammina. Implora dal Signore pietà per noi".l'Settore B - Porticato semicircolare storico
Ci troviamo ora ad attraversare il primo ampliamento del cimitero rispetto al nucleo originario, rivelatosi presto insufficiente rispetto alle esigenze della città metropolitana.
Sempre frutto del sapiente lavoro di ricerca da parte dell’architetto Giovanni Battista Resasco, il progetto originale venne realizzato solo in parte nei primi anni Novanta dell’Ottocento creando anche una sorta di contro galleria ricca di opere d’arte dallo stampo simbolista. Numerose figure femminili più o meno velate, dagli andamenti lineari squisitamente liberty, si alternano a stilizzazioni decò, dando risalto alla sensualità e al mistero.
Ed è proprio geograficamente a cavallo tra questo settore ed il Phanteon che viene messo in risalto il rapporto fra Eros e Thanatos: ghermita dalle braccia della Morte velata (18), una fanciulla cede alla seduzione dell'aldilà, creando l’amplesso e complesso binomio frapposto fra la vita e lamorte. Una scultura dove si mette a nudo la forte contrapposizione tra la Venere attraente e lo spaventoso scheletro, ricoperto da un drappo nero. Un'immagine forte che genera un nuovo senso di erotismo macabro anticipando il concetto del sesso come ritorno all’unione Freudiana; l’annullamento del sé nell’altro.
Ultimo angolo memoriale, in ordine temporale, relativo alla nostra esperienza è il Settore A o porticato inferiore nonchè la parte originaria del cimitero. Caratterizzata dalla prospettività centrale della statua della Fede dello scultore Santo Varni, è in quest'area che sono collocati i più antichi monumenti funebri, pur non disposti in ordine cronologico. Nel quadrilatero domina tuttavia il realismo borghese, che, tradotto in minuziose e virtuosistiche descrizioni di personaggi, costumi ed elementi di qualificazione sociale, hanno reso sin da subito Staglieno famoso nel mondo.
Tra gli elementi più rappresentativi si annovera anche la tomba "Joy Division" (23) così soprannominata in virtù del fatto che il famoso gruppo inglese Joy Division scelse di riportarla sulla copertina del singolo Love Will Tear Us Apart, riprodotta in bianco e nero, la rese celebre in tutto il mondo.
Il titolo della canzone è stato poi inciso come epitaffio sulla tomba del loro cantante Ian Curtis, morto suicida. La traccia è stata considerata nel 2002 dal New Musical Express il miglior singolo di tutti i tempi, mentre la rivista americana Rolling Stone l'ha inserita nella propria lista delle 500 migliori canzoni di tutti i tempi alla posizione 179. Insomma Staglieno è un connubio di molte realtà, un trekking urbano insolito, che per alcuni potrebbe sembrare inquietante ma è sicuramente ricco di riflessioni, curiosità, aneddoti e storia.
Un luogo magico che, con infinito rispetto per la vita, ci farà aver meno paura della morte.
Vi ricordiamo che questa è la nostra idea di percorso, che ricalca le passioni di Valentina e mie mentre qualche anno fa si è concretizzata l'idea di sviluppare percorsi tematici a cura di alcune guide locali.
Sul sito www.exploratour.it potrete trovare tutti i riferimenti per prenotare la vostra visita guidata, il ricavato è destinato al restauro delle opere scultoree del cimitero.
Percorso in numeri
h 2:00
Tempo di Percorrenza
5,00 Km
Lunghezza Percorso
60 mt
Dislivello